Proseguo con un altro articolo della stessa psicologa dell'articolo di ieri, però stavolta si incentra soprattutto sulla comunicazione e sulla relazione affettiva. Attendo vostri commenti!
"Una comunicazione funzionale, posta ad un livello condiviso permette al genitore di conoscere ciò che i figli sanno, i loro punti di vista, per questo motivo l'ascolto dovrebbe essere empatico e non giudicante, questo permette di capire le reali richieste dei figli rispetto alle loro conoscenze dell'ambiente circostante e rispetto al sostegno che inconsciamente richiedono ai genitori riguardo alle loro scelte e ai loro comportamenti. Anche nelle decisioni da prendere e nella definizione delle regole è importante cercare di mantenere un atteggiamento di negoziazione. L'atteggiamento più efficace, in base all'età, potrebbe essere quello di stabilire degli orientamenti, dopo averli discussi, con i figli, cercando di arrivare a delle regole il più possibile condivise, senza imposizioni troppo rigide. Nella famiglia, il dialogo e il confronto rappresentano, un mezzo per creare senso di fiducia, affetto e senso di appartenenza. Parlare ai figli in modo da tenere aperti i canali di comunicazione permette di superare i disaccordi. Mettersi in una posizione di ascolto può modificare molto ciò che si vuole dire e anche il modo di dirlo. In questo caso l'intervento psicologico propone percorsi di approfondimento e miglioramento degli stili educativi e della comunicazione in famiglia attraverso un coinvolgimento attivo e concreto. Partendo dalle situazioni di difficoltà quotidiana si possono individuare dei percorsi per facilitare la comunicazione nel rapporto educativo con i figli, entrare in empatia con loro, acquisire abilità nell'ascolto e nella riformulazione dei messaggi, saper esprimere i sentimenti, negoziare le regole, la disciplina, educare alla gestione dei conflitti. Favorire la comunicazione, l'espressione ed il confronto sulle diverse reazioni emotive (amore, rabbia, insofferenza, tenerezza, frustrazione, affetto, passione, attaccamento, avversione, indifferenza, solidarietà, ostilità, ecc.) dei singoli membri della famiglia, permette di individuare e verificare modalità alternative di comportamento così da ampliare il repertorio espressivo verso canali più adatti e funzionali."
Classifica Marcatori FINALE !!
11 anni fa
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